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NO BORDER “ESPULSA” DA IMPERIA. IL TAR ANNULLA IL PROVVEDIMENTO DELLA QUESTURA: “ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO PER TUTELARE I MIGRANTI”. MINISTERO CONDANNATO A PAGARE LE SPESE LEGALI/IL CASO

Importante vittoria per i No Borders. Il TAR Liguria, infatti, ha annullato
il provvedimento del Questore 
di Imperia che dopo una manifestazione pro migranti
aveva notificato a una studentessa italiana

Importante vittoria per i No Borders. Il TAR Liguria, infatti, ha annullato il provvedimento del Questore di Imperia che dopo una manifestazione pro migranti aveva notificato a una studentessa italiana del movimento un foglio di via obbligatorio dai comuni dell’imperiese, con diffida al rientro senza preventiva autorizzazione per tre anni.

La studentessa, una scout, era stata identificata dai Carabinieri a Ventimiglia a bordo di un’auto “con l’intenzione di raggiungere la manifestazione non autorizzata composta da migranti si legge nel dispositivo. La ragazza, inoltre, era stata dichiarata “pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica” in quanto già denunciata in passato per il reato di invasione di terreni o edifici.

I giudici, però, hanno “smontato” la tesi accusatoria. Per il TAR, infatti, quella della giovane No Border è una “fattiva attività di volontariato svolta per tutelare la salute dei migranti“. I giudici, inoltre, hanno contestato il presunto profilo di pericolosità della studentessa. “Quadro soggettivo assai distante dal paradigma del soggetto socialmente pericoloso” si legge infatti nel dispositivo.

Il Tar, infine, ha ritenuto illegittimo anche il provvedimento della Questura con cui era stata rigettata l’istanza di autorizzazione al rientro in Ventimiglia per lo svolgimento di attività lavorativa, condannando il Ministero dell’Interno al pagamento delle spese processuali per l’ammontare di 800 euro.

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